ALLA SCOPERTA DELLE SCIENZE NATURALI ALL’ORTO BOTANICO ED AL MUSEO KOSMOS NELLA CITTA’ DELLE CENTO TORRI.
Nel mese di Aprile le classi seconde dell’indirizzo tecnico di Crema si sono recate in uscita didattica a Pavia. Assieme ai docenti accompagnatori Scartabellati, Regazzetti, Rizzi, Nastasi e Colombani i ragazzi hanno visitato dapprima l’orto botanico dell’università di Pavia, la cui origine nella sede attuale risale ai primi anni del 1700. Nell’orto botanico gli alunni hanno potuto ammirare un roseto con varietà antiche e altre di recente scoperta, aiuole con varietà di tulipani, narcisi e alliacee provenienti da tutto il mondo,
piante acquatiche ed aromatiche, vigneti di varietà riscoperte, piante erbacee ed arboree caratteristiche dei boschi delle nostre latitudini ma anche, sbirciando nelle serre tropicali, essenze provenienti da ogni angolo del pianeta.
L’orto botanico riveste infatti un importantissimo ruolo non solo nella conservazione di specie vegetali a rischio estinzione ma anche nella ricerca continua di strategie di conservazione e approfondimenti di genetica molecolare.
E’ nel giardino posteriore però che l’orto botanico cela il suo tesoro, che si staglia come un gigante in mezzo alla città, raggiungendo l’altezza delle torri medievali: stiamo parlando del platano di Scopoli (Platanus hispanica), che con i suoi 45 metri di altezza e i suoi 246 anni è il simbolo dell’orto botanico: l’albero è recintato, ma la tentazione di mettersi attorno a lui per abbracciarlo stata è fortissima!
I ragazzi hanno anche avuto modo di passeggiare nella città, visitando i più importanti punti di interesse di quella che fu capitale del regno longobardo e città medioevale dall’importante ruolo strategico: il ponte coperto sul fiume Ticino, la Piazza del Duomo con i resti della torre campanaria, il castello Visconteo e la sede centrale dell’Università di Pavia. I più fortunati sono anche entrati in una delle aule universitarie più belle di tutto l’ateneo: l’aula Scarpa. Fu infatti Antonio Scarpa a far progettare l’aula semi circolare con sedute di legno e affrescata e decorata ad opera d’arte per le sue lezioni di anatomia e medicina. Un ambiente un po’ diverso dalle aule in cui i nostri ragazzi seguono le lezioni ma che li ha fatti riflettere sull’importanza che l’istruzione scientifica ha rivestito in passato e riveste tuttora… chissà se a qualcuno di loro è venuta voglia di iscriversi all’università?
Non poteva mancare una sosta sotto alcune delle torri della città (a Pavia ce ne erano più di cento!), circondate dai parrocchetti che volano e garriscono in continuazione, prima di dirigersi verso il Museo di Storia Naturale della città.
Al museo Kosmos Cristina, la nostra bravissima guida dell’associazione ADMaiora, oltre a mostrarci i reperti più singolari del museo (narvali con due zanne, vitelli con un occhio solo, ippopotami leggendari, solo per citarne alcuni) ci ha accompagnato in un itinerario che ha ripercorso il viaggio di Darwin a bordo del Beagle. Questa visita, però, aveva qualcosa di speciale, che ha lasciato tutti i ragazzi con il naso all’insù, a guardare i pappagalli e le scimmie della foresta tropicale, o all’ingiù, attenti a non calpestare le
iguane e le tartarughe che lo stesso scienziato trovò nelle isole Galapagos: i ragazzi infatti si sono immersi in questo viaggio con l’aiuto di un visore di realtà aumentata.
E’ stata una giornata ricca di stimoli e di occasioni per stare assieme; speriamo che i ragazzi la ricorderanno con entusiasmo.
prof.ssa Ilaria Scartabellati