Ciao amici, ciao scuola, ciao classe, ciao compagni. Siamo arrivati al fatidico giorno dei saluti, della malinconia e degli abbracci stretti con la paura che siano gli ultimi. Siamo giunti alla fine di un percorso scolastico ma non solo, un viaggio turbolento, fatto di alti e bassi, di difficoltà ma anche fonte di risate spontanee e soddisfazioni. Ne sono sicura, per quanto abbiamo odiato questa scuola, oggi, la detestiamo un po’ meno.
Sarà una giornata in cui proveremo emozioni molto profonde, emozioni unite a ricordi che ci faranno sentire in uno stato d’animo difficile da comprendere e da esternare. Per questo non so bene neanche io cosa vorrei dirvi, ma sicuramente che mi mancherete, che mi mancheranno tutte le situazioni che si creavano con voi ed in classe. Siete stati parte della mia vita per cinque lunghi anni, nonostante solo nell’ultimo anno mi sia resa conto di quanto siate delle belle persone, capaci di trasformare le mie giornate no. Siete riusciti a prendere una parte del mio cuore, quella dove si tengono i ricordi belli, quelli che ti hanno fatto crescere.
Tra poco suonerà la nostra ultima campanella e con quella campanella ci lasceremo andare ad emozioni così forti che probabilmente molti di noi non si renderanno conto di quello che stiamo lasciando alle nostre spalle. Usciti da questa porta, si sarà chiuso un capitolo, il nostro capitolo chiamato “scuola”, per tanti di noi potrà essere una liberazione, ma la spensieratezza di questi anni la rimpiangeremo tutti e ne sono convinta.
Siamo in molti ad avere paure ed insicurezze per il futuro, dico siamo perché sono la prima ad avere timore, anche solo pensare al futuro, a cosa farò, appena quella porta si sarà chiusa dietro le mie spalle ma voglio dirvi una cosa, non accontentatevi, non fate solo quello che c’è da fare o che dicono i vostri genitori, continuate a sognare e fate quello che piace a voi, qualsiasi cosa sia, portate avanti i vostri ideali e realizzatevi, perché tra 20 anni quando faremo una pizzata vi vorrò vedere tutti quanti fieri e felici della vita che vi siete creati, perché ognuno di voi si merita di essere felice.
Con quella campanella lasceremo alle nostre spalle le risate, le paure, la tensione, gli abbracci, le figuracce, insomma, tutto e sarà come un pezzo di puzzle in più nella nostra vita, ma anche una malinconia in più.
Per me quest’anno siete stati spensieratezza pura, siete riusciti a farmi dimenticare il telefono e le cuffiette che per me erano un rifugio, mi avete preso per mano e mi avete migliorato le giornate, mi svegliavo con la consapevolezza che la giornata sarebbe stata pesante, ma che almeno c’eravate voi, che con un sorriso e con un abbraccio curavate la mia parte che da bambina è rimasta un po’ ferita.
Siete riusciti a comprendere i miei silenzi e a trasformarli in risate, siete riusciti a farmi capire che stavo sbagliando, che potevo essere migliore e così è stato, so che risulterà banale, ma voglio dirvi grazie, grazie perché in questo ultimo anno se sono cambiata così tanto è merito vostro, della vostra pazienza e del vostro bene che mi avete trasmesso senza neanche esserne consapevoli probabilmente.
Ognuno di voi ha e avrà per sempre un senso all’interno di questa classe e farà parte della storia di tutti gli altri, saremo per sempre legati dai ricordi e spero che questi bastino per non perderci per strada, perché le strade saranno diverse, ma sono convinta che si incroceranno ancora, si incroceranno e si creerà un altro pezzo della nostra storia…
Quando penserò alla scuola mi verranno in mente gli scleri di Bobi, la risata di Devis, le uscite di Fendi, le mille domande del Gippo, i verbi sbagliati di Coltu, il rispetto che tutti portano per Vailati, gli occhiali di Marche, gli schemi e i materiali di Cip e Ciop che ci hanno fatto promuovere e le risposte di Oscar alle domande dei prof alle quali puntualmente nessuno sapeva rispondere, quando penserò alla scuola voi sarete i primi che mi verranno in mente perché per me la scuola siete voi, perché per me la scuola rimarranno per sempre le nostre risate che mischiate diventavano una unica, la mia preferita che spero di non dimenticare mai.
Voglio concludere dicendo ad ognuno di voi di non cambiare quello che siete, e in qualsiasi modo andrà la maturità non soffermatevi su quel voto, voi siete molto di più e io lo so.
Vi voglio bene.
A presto 5L avete reso questi 5 anni stupendi.
La vostra cozza Eri!
Erika Donadoni, 5L IPA